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Omar Di Felice, dopo aver già realizzato alcune avventure estreme in ambiente artico (Canada e Capo Nord nel 2018, Alaska e Islanda nel 2019, deserto del Gobi nel 2020 ed Everest nel 2021), affronta ora un’impresa eccezionale: percorrerà, in sella alla sua bicicletta, oltre 4000 chilometri, a temperature sotto i -30 gradi, partendo dalla Kamchatka, passando attraverso la regione della Lapponia (Russia, Finlandia, Svezia e Norvegia), Isole Svalbard, e Islanda, e approdando infine in Groenlandia, Canada e Alaska, spingendosi fin oltre la linea di demarcazione del Circolo Polare Artico, tra scenari spettacolari e orsi polari. Non si tratta solo di un’avventura sportiva e umana di grande complessità: questo viaggio, che fa parte del progetto Bike to 1.5°C, lanciato in occasione della COP26, la celebre conferenza sul clima che si tiene a Glasgow, ha come obiettivo quello di rendere l’Artico più vicino, più accessibile, per poterne sondare le fragilità e sensibilizzare tutti sul problema della crisi ambientale. Confrontandosi con climatologi, scienziati, esperti di sostenibilità e green economy, Omar Di Felice racconta cosa sta accadendo al Polo Nord, tra l’aumento incessante delle temperature, la fusione dei ghiacciai, la perdita di biodiversità, il peso dell’impatto umano – sociale, economico, politico e anche turistico – sulla natura incontaminata. Del resto, quale luogo migliore per comprendere da vicino come sta cambiando il nostro pianeta? E quale mezzo migliore della bicicletta, simbolo ormai di un modo di muoversi – ma anche di vivere – lento, rispettoso, sostenibile?

About the author

Omar Di Felice

Omar Di Felice (Roma, 1981) è rimasto folgorato da Pantani nel 1994 e da quel momento è iniziata la sua passione per la bicicletta. Dopo aver corso tra le categorie agonistiche del ciclismo tradizionale coronando la sua carriera con un anno tra le fila dei professionisti, nel 2012 ha deciso di passare all’ultracycling. In questo sport estremo si è contraddistinto in diverse competizioni italiane e internazionali. Fra le sue imprese ricordiamo nel 2018 la traversata del Canada artico per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato l’Islanda durante l’inverno e nel febbraio 2021 la pedalata sulla catena dell’Himalaya fino ad arrivare ai 5364 metri del campo base sull’Everest, dopo aver coperto 1300 chilometri e 40 mila metri di dislivello. Nel 2019 ha pubblicato Pedalando nel silenzio di ghiaccio.

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