Chiamato nel 1998 a dirigere il Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar vuole da subito accanto a sé, come direttore artistico, Luca Ronconi: con lui, lungo un’amicizia di oltre trent’anni, condivide l’idea del teatro come continua, inappagata ricerca. È con questo sguardo irrequieto che Escobar si confronta ora con il peso della memoria per intrecciare, senza cedere alla nostalgia, frammenti di ricordi personali e storie di teatri che incontrano il mondo. Storie di come spettacoli sono stati accolti dagli spettatori e dal Potere di Paesi sulla soglia di storici cambiamenti, spesso traditi in nome della geopolitica che si è imposta sulle geografie. Storie di incontri – scontri – con grandi protagonisti della Storia, ma anche di «comprimari» sullo sfondo di scenari della politica come la Berlino di Honecker e del Muro e l’Unione Sovietica di Gorbaciov e la fine della perestrojka, incontri con l’Estremo Oriente che si apre all’Occidente e con il Mediterraneo, prima e dopo le disillusioni per le «primavere arabe». Storie sul rapporto fra il teatro – costruttore di civiltà – e il Potere, per interrogarci ora sulla politica che da noi ancora si attarda a chiedersi, inutilmente, se cultura e teatro siano «utili».
Questo libro ci invita a considerare la natura fragile e il ruolo insostituibile del teatro. Escobar ci ricorda che il teatro non fa politica, ma è politica.
DALLA PREFAZIONE DI SALVATORE CARRUBBA
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Yes -
Language
Italian -
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About the author
Sergio Escobar
Sergio Escobar (Milano, 1950), laureato in Filosofia della Scienza. Nel 1979 inizia la carriera al Teatro alla Scala di Milano come assistente di Carlo Maria Badini con deleghe all’attività internazionale e ai nuovi media. Tra il 1990 e il 1998 è stato sovrintendente del Comunale di Bologna, del Carlo Felice di Genova e dell’Opera di Roma. Dal novembre 1998 al 2020 è stato direttore del Piccolo Teatro di Milano. Ha partecipato come relatore a corsi presso università tra cui il DAMS di Bologna, la Bocconi, la Cattolica, lo IULM di Milano, l’Accademia dei Lincei, il Massachusetts Institute of Technology di Boston e la Showa University di Tokyo. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di economia dello spettacolo e di storia e filosofia della scienza. È Grande Ufficiale della Repubblica per la cultura, Medaglia Puškin per la cultura, Attestato di Benemerenza dello Stato di Israele, Ambrogino d’Oro Città di Milano.