L'ultimo Craxi

L'ultimo Craxi

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«Di sogni non ne ho, sono arido di sogni. Certo, mi può capitare di sognare, ma i sogni non riesco mai a ricostruirli. I sogni scompaiono, svaniscono all’alba». Bettino Craxi

La Medina, il canto di un muezzin che invita alla preghiera, il saluto dei pescatori, lo sguardo rivolto verso il mare, a scrutare l’orizzonte, forse nell’illusione di sentirsi più vicino all’Italia, meno solo. Le giornate di Bettino Craxi sono tutte uguali ad Hammamet, scivolano lentamente tra rabbia, speranza e rassegnazione che si rincorrono quasi fossero tessere impazzite di un mosaico da sistemare. L’icona di un vecchio sistema di potere sfugge al malessere che gli procura la mutata condizione esistenziale tenendosi occupato il più possibile. Nuovi lavori e singolari passatempi, ma soprattutto la stesura di un «diario» che serve a riannodare i fili della memoria. E a lasciare testimonianza scritta di un grande dolore. Questo libro scava nell’intimo dei pensieri, restituendone la spiritualità: gli ultimi giorni di Craxi vengono ricostruiti grazie alle riflessioni che egli matura mentre si aggravano le sue condizioni di salute. In Italia, frattanto, si discute e ci si divide sull’eventualità di un suo rientro. Fino al drammatico epilogo del 19 gennaio 2000.

About the author

Andrea Spiri

Dottore di ricerca in Storia politica dell’età contemporanea, svolge attività di docenza presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università LUISS “Guido Carli” di Roma. Già consigliere per le tematiche culturali del ministro degli Affari esteri, è autore di varie pubblicazioni sulla traiettoria della democrazia repubblicana. Tra i suoi lavori, Io parlo, e continuerò a parlare. Note e appunti sull’Italia vista da Hammamet (2014) e, di prossima uscita, La seconda Repubblica. Origini e aporie dell’Italia bipolare.

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