Nino Nino, questo il nome del protagonista, ha conosciuto Luciana al liceo e se ne è innamorato nel modo estremo e audace che appartiene solo al primo amore: per attirare la sua attenzione si espone senza ritegno, disegna arcobaleni e glieli offre in dono ogni giorno all’intervallo fra una lezione e l’altra.
Luciana, disorientata, accetta questi bizzarri omaggi, poi però si “fidanza” inspiegabilmente con Attilio e la storia con Nino Nino finisce ancora prima di incominciare. Ora, dopo moltissimi anni, Luciana e Nino Nino hanno un appuntamento al Giardino degli Aranci: si sono rivisti per caso all’Ikea qualche giorno prima, entrambi sono sposati, hanno dei figli, ma il desiderio di chiacchierare, di ripercorrere il passato è forte e li spinge verso questo incontro.
È così che Nino Nino, andando verso il Giardino degli Aranci, si ritrova a dialogare con se stesso, a ripensare alle ragazze che lo hanno attratto prima della comparsa di Luciana nella sua vita, e a riconoscere che proprio quella passione così forte da non lasciare spazio a incertezze e paure, indolore nonostante l’esito incompleto dei suoi sforzi, l’ha fatto diventare un uomo capace di aprirsi con autenticità all’universo femminile. Finché, durante l’incontro con Luciana, la curiosità non prende il sopravvento e le chiede come siano andate davvero le cose al liceo…
Una scrittura in stato di grazia, nitida e precisa, per raccontare una luminosa educazione sentimentale.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Dario Voltolini
Dario Voltolini (Torino, 1959) è autore di racconti, romanzi, radiodrammi, testi di canzoni e libretti per il teatro musicale. È docente presso la Holden Academy. Cura la collana di narrativa italiana Pennisole per Hopefulmonster editore. Fra i suoi libri ricordiamo: “Una intuizione metropolitana” (1990), “Rincorse” (1994), “Forme d’onda” (1996), “10” (2000), “Primaverile” (2001). Nel 2003 ha pubblicato “I confini di Torino”, un ritratto inedito e affascinante della città in cui vive, cui sono seguiti “Sotto i cieli d’Italia” (2004, con Giulio Mozzi), “Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia” (2006), “Foravìa” (2010), “Pacific Palisades” (2017), “Sedici passeggiate con Kuma” (2023) e “Imaginations” (2024, in: “Interdisciplinary Understandings of Active Imagination – The Special Legacy of C.G. Jung”, a cura di Chiara Tozzi). Ricordiamo i libretti per Nicola Campogrande “Mosorrofa o dell’ottimismo” (1993) e “Tempi burrascosi” (2008, interpretato da Elio), e il testo della canzone per L’Orage “Queste ferite sono verdi” (2013, vincitrice della XXIII edizione di Musicultura). Per La nave di Teseo nel 2022 è uscito il romanzo “Il Giardino degli Aranci”.