![La libertà che non libera](https://storage.bhs.cloud.ovh.net/v1/AUTH_0ab1c3a367fc4f89b2ac1aecb8c5c042/boutiqueprod_images//spree/images/attachments/965788/product/c8a7ab9da7e3bca947c2003b47ac5395e09966.jpg?1650539274)
“A partire dagli anni ottanta l’unico perno della nostra civiltà è diventato l’individuo e la sua ricerca di illimitata libertà e di crescente appagamento materiale. Il Covid-19 e la guerra in Ucraina ci obbligano a un repentino cambiamento di prospettiva.
Ma i segnali di fragilità etica dell’Occidente erano già visibili da molti anni: la confusione tra desideri e diritti; la politica ridotta a mutevole stile di consumo; la cancellazione della storia e dunque dell’identità; l’assenza di moderazione in tanti campi dell’agire pubblico e privato; il rifiuto dei valori della competenza, dell’autorità e dell’educazione formale; la difficoltà ad accettare le categorie morali di obbligo, dovere e gerarchia.
Si è diffusa una cultura che nega il valore del limite. Abbiamo bisogno di ristabilire dei limiti, anche per essere felici come individui.”
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Carlo Calenda
Carlo Calenda è segretario di Azione e parlamentare europeo. Dopo una lunga esperienza manageriale in aziende italiane e internazionali ha ricoperto gli incarichi di viceministro per il commercio estero, ambasciatore presso l’Unione Europea e ministro dello sviluppo economico nei governi Letta, Renzi e Gentiloni. Ha scritto due saggi che hanno raggiunto la vetta delle classifiche di vendita: Orizzonti selvaggi (2018) e I mostri (2020).