Romanza senza parole

Romanza senza parole

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Romanza senza parole è la seconda opera narrativa di Sof’ja Tolstaja, scritta dopo il grande successo dell’Amore colpevole che le aveva permesso di uscire dall’ombra del suo illustre marito. Lo scritto è rimasto a lungo sepolto in un archivio di Mosca e solo nel 2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj, è stato pubblicato in lingua tedesca; fu la stessa Tolstaja a chiedere che il romanzo uscisse postumo per evitare di inasprire la sua lunga e insanabile crisi matrimoniale. E soprattutto i tolstoiani non lo avrebbero di certo gradito. La storia parla di passione, di senso del dovere e del potere dirompente della musica nella vita di Saša. Con la morte della madre, la giovane donna sprofonda in una grave depressione, mentre il marito Pëtr, funzionario di un’assicurazione, uomo semplice e interessato solo alle piante del suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il muro di silenzio creatosi nella coppia. È invece l’incontro con Ivan Ilicˇ, pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Saša: lo ascolta suonare le Romanze senza parole di Mendelssohn e prova un’inattesa felicità e una innaturale voglia di vivere. Attraverso Saša, Sof’ja Tolstaja narra in realtà la propria storia: le crescenti incomprensioni con il marito, l’insensibilità da lui dimostrata di fronte alla tragica morte del loro figlio più piccolo che l’aveva portata alla disperazione e al rifiuto del mondo. E come Saša, Sof’ja trova conforto nella musica di un pianista e compositore. E la stessa musica della gelosia suona, come in un gioco di specchi, in quel grande romanzo che è Sonata a Kreutzer.

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Sull'autore

Sof’ja Tolstaja

Sof’ja Tolstaja (1844-1919), a soli diciotto anni sposò Lev Tolstoj, molto più anziano di lei. Dopo il matrimonio, abbandonò le proprie ambizioni letterarie per dedicarsi completamente al marito, al suo successo e ai loro tredici figli. Solo più tardi riprese a scrivere: un romanzo, racconti, diari e due autobiografie pubblicate postume. L’amore che la unì a Tolstoj per tutta la vita fu minato dalla profonda crisi esistenziale dello scrittore che, spinto dalla ricerca della verità, la lasciò, pur senza smettere mai di amarla. Chiese di lei in punto di morte, ma fu loro impedito di rivedersi.