In questa raccolta di racconti, Gianni Clerici, definito da Calvino «uno scrittore prestato allo sport», si muove dentro lo scenario del mondo. Dal Marocco alla Nuova Caledonia. Dal Kenya alla Francia. E poi la Spagna, con la corsa dei tori a Pamplona e, naturalmente, la corrida. Il lettore rimarrà sorpreso dal caleidoscopio di storie, dal taglio narrativo e dalle scelte linguistiche, con echi che vanno da Twain a Fitzgerald, dal Simenon romanziere all’amato Waugh. «La strada per la comprensione dell’uomo passa attraverso la comprensione dell’animale», diceva Konrad Lorenz. Una via maestra dove maiali destinati al macello si chiamano Sal e Amin e si suicidano mangiando asfalto. Dove gli squali sono innocui e le zanzare temibilissime. E dove alcune miserie umane vengono descritte con tratti quasi animaleschi. Perché, secondo Clerici, sono gli uomini che assomigliano agli animali, non il contrario.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Collana
Sull'autore
Gianni Clerici
Gianni Clerici (1930 - 2022), oltre a essere stato un tennista e tra i maggiori e più celebrati narratori di questo sport al mondo (l’unico europeo accolto nella Hall of Fame del museo del tennis di Newport), è stato giornalista, scrittore e poeta. La sua carriera giornalistica è iniziata nel 1956, come reporter e editorialista di «Il Giorno», ed è proseguita su «la Repubblica». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo 500 anni di tennis, Divina. Suzanne Lenglen, la più grande tennista del mondo e l’eterografia Quello del tennis. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato i romanzi I gesti bianchi (Alassio 1939 – Costa Azzurra 1950 – Londra 1960) (2018) e 2084. La dittatura delle donne (2020), la raccolta di articoli Gianni Clerici agli Internazionali d’Italia. Cronache dello Scriba (1930 - 2020) (2023) e il manuale Il tennis facile (2020, con Riccardo Piatti).