L'orizzonte rosato del tempo

L'orizzonte rosato del tempo

Anteprima Scarica anteprima
«Quando scrivo poesia mi sento simile alle stelle che vagabondano nel cielo con la loro luce intermittente. La mia poesia vive di segni e di simboli, con la mia parola poetica annuncio eventi. Abito l’immaginazione, vi soggiorno, amo sedurre con le parole e i simboli per rendere sopportabile il mondo che incatena le nostre vite. Mi inabisso fino ai fondali del mondo e più in là nell’infinito, per scrutarne il mistero. Io scrivo poesia per salvarmi dalla mia dannazione, dal mio destino.» Lillo di Mauro, poeta dalla sensibilità rara e sconfinata, torna con una raccolta di poesie cruda e potente, in cui il ricordo, sempre vivo, di un’infanzia turbata e compromessa si lega alla malinconia e allo stupore per un presente che si dimostra sempre segnato, irrimediabilmente, dal rimpianto. Nelle quattro sezioni che compongono questa silloge ritroviamo i temi della giovinezza, dell’amore e delle prime esperienze omosessuali vissute nelle periferie e nel segreto di Roma, grande teatro in cui si gioca la partita del proibito, ma dove matura anche il bisogno ribelle di uscire dall’ombra e, finalmente, di dire: è la parola, infatti, e la poesia ancora più di tutto, a diventare vero e forse unico strumento di redenzione e ordine in un universo distorto dalla nostalgia, dalla mancanza, dal tormento delle possibilità non esplorate. E solo la poesia può, con la forza liberatoria che le appartiene, opporsi al disfacimento del corpo e del tempo. In queste poesie – in cui si avverte, come avverte l’autore, l’eco delle letture che hanno accompagnato la sua fioritura poetica: da Rilke a Wilde, da Saba a Rimbaud, da Dickinson a Pasolini e Sandro Penna – il verso libero, le abbondanti e ordite metafore, i richiami alla natura, al suo fogliame, ai suoni e ai colori di un paesaggio altro trasportano il lettore in una dimensione onirica, dove è possibile dichiarare la propria identità, nero su bianco, senza celare nulla di sé.

Dettagli libro

Sull'autore

Lillo Di Mauro

Lillo Di Mauro è nato a Sutri (Viterbo) sessantasei anni fa. Sin da adolescente è stato attratto dalla poesia e dalla letteratura, dall’arte e dalla bellezza. La sua diversa sensibilità è cresciuta dentro i nuovi spazi aperti dalle lotte emancipatrici degli anni ‘70. Da sempre inserito nella realtà sociale, ha partecipato come omosessuale alle lotte per i diritti e al riconoscimento del valore delle differenze e tuttora si dedica, nell'ambito del volontariato, alla tutela e al sostegno di tossicodipendenti, minori e detenuti, con particolare riferimento ai figli di detenuti e alle madri detenute con i figli. Ha pubblicato: Nel silenzio... intrecciando pensieri (1981), Rispetto del tempo (1983), Malia del vento (1985), Come un soffio (1989), Gabbie (2007; presentata alla Feltrinelli International nell’ambi- to delle iniziative culturali per il Gay Pride) e Briciole da terra (2015). Ha scritto e curato un tributo a Pier Paolo Pasolini Dove acqua di Tevero s’insala e i reading teatrali Patroclo e Achille e Passeggiate Romane.