La cabala dell'asino

La cabala dell'asino

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Da Machiavelli ad Agrippa di Nettesheim, da Folengo all’Aretino, da Sebastian Brant a Rabelais, il simbolo dell’asino appare con insistenza nella letteratura del Cinquecento fino ad assumere un ruolo rilevante nelle opere di Giordano Bruno. Questo volume analizza per la prima volta la concezione bruniana dell’asinità, in una prospettiva che capovolge la tradizionale (e banale) interpretazione esclusivamente negativa del simbolo. L’asino rivela così la sua doppia connotazione: all’asinità negativa (ozio, arroganza, unidimensionalità) si affianca il polo speculare dell’asinità positiva (fatica, umiltà, tolleranza). L’asino si ricollega, infatti, alla duplice natura dei Sileni di Erasmo: basta andare oltre la rozza immagine esteriore dell’asinità, per conoscere i tesori gelosamente custoditi al suo interno. E proprio attraverso questo gioco di rovesciamenti è possibile ripercorrere i grandi temi della filosofia di Bruno: la conoscenza, la scienza, la religione, i miti, la civiltà, il linguaggio, la letteratura. Questa terza edizione presenta un’appendice iconografica accresciuta, nuovi paragrafi con originali scoperte e la premessa del Premio Nobel Ilya Prigogine per la prima volta tradotta in italiano.

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Sull'autore

Nuccio Ordine

Nuccio Ordine (Diamante, 1958) è professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università della Calabria. A Giordano Bruno ha dedicato altri due libri, tradotti in nove lingue, tra cui cinese, giapponese e russo: La soglia dell’ombra (2009) e Contro il Vangelo armato (2009). Ha pubblicato, tra gli altri, Tre corone per un re (2015), Classici per la vita (2016) e L’utilità dell’inutile (2013), diventato un best seller tradotto in 30 Paesi. Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti e in Europa. È Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e ha ricevuto in Brasile tre lauree honoris causa. È stato insignito in Francia delle Palme Accademiche (Commandeur, 2014) e della Légion d’honneur (2012). Il Presidente della Repubblica lo ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2010). In Francia dirige, con Yves Hersant, tre collane di classici (“Les Belles Lettres”) e in Italia la collana “Classici della letteratura europea”. È Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani. Collabora al “Corriere della Sera”.

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