Le cose umane

Le cose umane

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I Farel sono una coppia di potere. Jean, rispettato giornalista, presenta da oltre trent’anni un famoso programma politico alla televisione; Claire è un’intellettuale nota per il suo impegno femminista. Il figlio, Alexandre, frequenta una prestigiosa università americana. Tutto sembra funzionare alla perfezione per loro. Ma un’accusa di stupro sconvolgerà questa impeccabile costruzione sociale. Il sesso e la volontà di distruzione sono il cuore di questo romanzo che mette a nudo le dinamiche impietose della macchina giudiziaria e indaga il mondo contemporaneo, i suoi impulsi, le voglie e le paure. Chi è davvero sicuro di non finire un giorno preso in un simile ingranaggio?

“Le cose umane risveglia il pensiero, scuote, esplora le contraddizioni della nostra epoca.” France Inter

“Un romanzo magistrale sul graduale deteriorarsi dei rapporti tra uomini e donne.” Le Nouvel Observateur

“Un’opera acuta e implacabile che compone il ritratto di una famiglia catturata nel vortice agonizzante del nostro tempo.” Page des libraires

Dettagli libro

Sull'autore

Karine Tuil

Karine Tuil è nata nel 1972 a Parigi. Con L’invenzione della vita (2015), finalista al premio Goncourt, e candidato al premio delle Lettrici di “Elle”, al Prix des Libraires e al Prix Interallié, ha avuto uno straordinario successo, affermandosi come una delle voci più interessanti della narrativa di oggi. Nel 2016 ha pubblicato L’incoscienza (La Tartaruga, 2019), selezionato per numerosi premi tra cui il Prix Goncourt, il Prix Interallié e il Grand Prix du Roman de l’Académie française. Si occupa anche di teatro e cinema e collabora con diverse riviste, tra cui “Le Monde 2” e “Livres Hebdo”. Le cose umane è il suo undicesimo romanzo; vincitore del Prix Interallié e del Prix Goncourt des Lycéens 2019 è in corso di traduzione in 12 lingue e ha venduto oltre 300.000 copie in Francia. Da questo romanzo il regista Yvan Attal ha tratto l'omonimo film con Charlotte Gainsbourg, Matthieu Kassovitz e Pierre Arditi, selezionato per la settantottesima Mostra del Cinema di Venezia.