Si può raccontare la medicina con le parole della letteratura e le immagini d’arte? La risposta che viene da queste pagine è un convinto sì. La cultura scientifica e quella umanistica non sono infatti due mondi contrapposti, ma due sguardi che si confrontano come volti allo specchio, capaci di mostrare imprevedibili e fortissime affinità. Alberto Mantovani e Claudio Longhi – un medico immunologo e un regista e uomo di teatro – raccontano la straordinaria relazione tra immaginazione scientifica e creazione artistica, mostrando quanto l’estetica sia stata una spinta determinante per la ricerca medica, almeno quanto quest’ultima abbia ispirato l’estro di scrittori, pittori e poeti nel corso dei secoli. Un viaggio rigoroso e sorprendente che comincia con la descrizione dei primi effetti di memoria immunologica da parte di Tucidide. Durante la peste di Atene, nel V secolo a.C., chi ha già contratto la malattia non viene colpito dal morbo una seconda volta: è la nascita degli studi sul sistema immunitario, venticinque secoli prima che la peste torni protagonista del romanzo omonimo di Albert Camus. Se Lucano offre squarci poetici ma di grande precisione scientifica su allergie e veleni, Boccaccio mette in guardia dai ciarlatani e dai loro rimedi miracolosi; nell’età dei Lumi gli studi sul vaiolo entrano nelle corrispondenze di Lady Montagu e nelle opere di Parini e Voltaire; il grande romanzo ottocentesco e l’opera lirica raccontano affascinati la tubercolosi, mentre la lotta al cancro è al centro di alcune delle più intense pagine di Solženicyn; nel Novecento un medico come Schnitzler testimonia le inquietudini del nuovo secolo diventando scrittore in prima persona, affrontando in letteratura questioni etiche che ci interrogano ancora oggi. Arricchito da un corredo iconografico sulla medicina nella storia dell’arte, questa “breve storia” è uno straordinario ponte tra due culture ritenute a torto inconciliabili. Un compendio affascinante che ci conduce dall’età antica alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale al servizio della medicina, condividendo i sogni rivoluzionari di artisti, medici e scienziati.
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Yes -
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Italian -
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About the author
Alberto Mantovani
Alberto Mantovani è nato a Milano nel 1948 dove si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1973. Dopo la specializzazione in Oncologia, ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Da ottobre 2005 in Humanitas, è Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca e Direttore Scientifico, oltre che professore emerito di Humanitas University. È inoltre docente della Queen Mary University of London. Per la sua attività di ricerca ha ricevuto diversi premi in Italia e all’estero, tra cui il Robert Koch Award per la Medicina (2016), il Prize for Excellence in Medicine (AICD, 2018), il Pezcoller Foundation-AACR International Award dell’American Association for Cancer Research (2019), il CIMT – Cancer Immunotherapy Association Lifetime Achievement Award (2021), la medaglia FEBS e il Premio Lombardia (2024). Da diversi anni è il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale. È membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia Europea e della National Academy of Science USA. I suoi libri più recenti sono Non avere paura di sognare. Decalogo per aspiranti scienziati (2016), Bersaglio mobile (2018), Il fuoco interiore. Il sistema immunitario e l’origine delle malattie (2020), L’orchestra segreta (2021) e La cura del futuro (2023, con Guido Forni, Lorenzo Moretta, Giorgio Parisi e Giovanni Rezza).
Claudio Longhi
Claudio Longhi, nato a Bologna nel 1966, è direttore artistico, regista teatrale e professore ordinario di Storia della regia e di Istituzioni di regia presso l’Università di Bologna. Al percorso accademico ha sempre affiancato l’impegno teatrale attivo, lavorando dapprima nel campo della regia e della formazione, quindi allargando la propria sfera di operatività al dominio organizzativo. Oltre cento le sue pubblicazioni riguardanti la storia della regia, la storia dell’attore, l’evoluzione della drammaturgia contemporanea e il sistema teatrale italiano. Membro dell’Accademia dei Lincei, dal dicembre 2020 ha assunto la Direzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.