“ La sicurezza cibernetica è un problema di sicurezza nazionale, se dovesse scoppiare una guerra la minaccia non arriverebbe dai carri armati ma dagli attacchi ai sistemi digitali, dalle torri di controllo agli acquedotti.” Antonello Soro, la Repubblica
Il rapporto tra tecnica e democrazia, pur certamente non nuovo, è divenuto centrale nell’era digitale. L’impatto delle nuove tecnologie sulla vita individuale e collettiva è tale da dover essere affrontato con il massimo grado di consapevolezza ricordando, con Chabod, che nella Storia c’è posto solo per ciò che ha coscienza di sé. La tecnologia digitale ha infatti innescato – con la forza propria delle rivoluzioni epocali e l’intensità delle grandi conquiste dell’Umanità – mutamenti profondi del tessuto democratico e della stessa struttura sociale, sostituendo quei corpi intermedi che la disintermediazione intendeva superare e ridisegnando il raggio di estensione del potere e i confini della libertà. Si tratta di innovazioni che hanno mutato a tal punto e così velocemente i nostri sistemi di valori, le nostre categorie del pensiero, persino la nostra concezione del tempo e dello spazio da renderci troppo spesso prigionieri degli opposti estremismi: del neoluddismo da una parte e della tentazione, al contrario, di delegare la gestione della vita privata e pubblica alla neutralità della tecnica. Questo saggio, rigoroso ma di facile lettura, illustra le innumerevoli implicazioni del rapporto tra tecnica e democrazia, su un orizzonte che spazia da quello propriamente giuridico a quello etico e filosofico, dall’uso degli algoritmi predittivi in economia e finanza alle nuove forme di sfruttamento del lavoro, dall’intelligenza artificiale alla nuova geografia dei poteri, dall’ «arbitrato» tra libertà di espressione e dignità nei social network ai trojan, dalla cybersicurezza alla moneta digitale.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Theme
-
Collection
About the author
Antonello Soro
Antonello Soro, deputato per cinque legislature, dal 2012 al 2019 è stato Presidente del Garante per la protezione dei dati personali. Dal 2014 al 2016 è stato vice Presidente del Working Party art. 29: già organismo di coordinamento delle Autorità europee di protezione dati.