“È una sfida con tre regole. La prima: tutto e il contrario di tutto. La seconda: ciò che appare non è sempre la realtà. La terza: non esistono regole.
A giocarla sono ombre, spesso sfuggenti. Professionisti addestrati, allenati duramente nel fisico e nella mente, consapevoli dei rischi e pronti a prenderli. Sono diventati delle spie per una scelta netta, inseguendo il gusto dell’avventura, spinti dalla voglia di essere protagonisti e mostrare agli altri di essere superiori.
Per intelligenza e scaltrezza. Poi ci sono gli agenti ‘come noi’. Persone qualsiasi, esistenze normali sconvolte dalla necessità o dal desiderio di cambiare in modo repentino, saltando il fosso della fedeltà.
Vogliono guadagnare in fretta, devono uscire da guai personali, cercano rivincite individuali perché si sentono sottovalutati, sono convinti di poter dare di più schierandosi con il nemico. Ma non mancano coloro che, a causa di debolezze o errori, sono stati costretti a passare il guado. Li hanno ricattati, incastrati, attirati in modo abile fino al punto di non ritorno.
Sono alcune delle storie descritte in questo libro, una galleria di personaggi, di figure misteriose, di casi irrisolti ma anche – se volete – di ingenuità, di sfide impossibili, di astuzie maldestre. Non è una storia dello spionaggio, ma il racconto di chi a quest’arte si è dedicato, figure fondamentali sempre, dalla guerra fredda al devastante conflitto in Ucraina, dal quale usciranno vicende che al momento non possiamo prevedere, ma solo immaginare. Storie che stanno un gradino sotto e uno sopra la fiction, la fantasia, i gadget di James Bond.”
Da uno dei più preparati giornalisti investigativi, un libro che si legge come un romanzo internazionale sul mondo delle spie, degli agenti sotto copertura, dei segreti che (forse) è meglio non conoscere.
Book details
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Original text
Yes -
Language
Italian -
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About the author
Guido Olimpio
Guido Olimpio è giornalista dal 1979, esperto di terrorismo internazionale, intelligence, Medio Oriente e mondo narcos. Ha esordito alla redazione esteri del Tempo, lavorando in seguito al Corriere della Sera come corrispondente in Israele e inviato per dieci anni negli Stati Uniti. Autore di diversi libri sul qaedismo, ha condotto inchieste sugli attentatori suicidi, le attività “coperte” dello spionaggio, il grande crimine, i cartelli messicani e i sommergibili della droga. Appassionato della frontiera e del vecchio West, ha seguito sul campo i temi legati alla sicurezza sul confine Usa-Messico, ai traffici e all’immigrazione clandestina.