A trent’anni dalla fine della guerra fredda, l’equilibrio mondiale non è mai stato così a rischio. Il presidente degli Stati Uniti si e ritirato dal trattato di disarmo con la Russia e ha abbandonato unilateralmente l’accordo sul nucleare iraniano, l’Europa pesa sempre meno sullo scacchiere internazionale e rischia di disintegrarsi, la Cina prende sempre più spazio e, a causa dell’epidemia di Covid-19, una crisi economica e sanitaria senza precedenti si e abbattuta su tutto il mondo, rischiando di favorire un’ondata di nazionalismi e autocrazie capaci di mettere in discussione i principi di libertà e autodeterminazione.
Alla luce dell’instabile situazione mondiale, Michail Gorbačëv, l’ultimo grande statista del Novecento, mette in guardia da una guerra di tutti contro tutti. Se da una parte si devono fare i conti con l’incapacità e la riluttanza degli attuali leader politici a lavorare su soluzioni internazionali, dall’altra e quanto mai importante concentrarsi sulle grandi sfide del nostro tempo: la crisi della democrazia e l’avanzare dei populismi, il rischio di una guerra globale dalle conseguenze disastrose, le minacce di nuove pandemie e delle vecchie armi nucleari.
Il suo rimane un messaggio di speranza. Per combattere la guerra fredda del ventunesimo secolo – da sempre minacciata e che ora iniziamo a immaginare – avremo bisogno di armarci di pazienza e dialogo, di prestare attenzione al futuro delle nuove generazioni, al cambiamento climatico, alle ragioni della pace, alle sempre più profonde disuguaglianze sociali ed economiche.
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Italian -
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About the author
Michail Gorbačëv
Michail Gorbačëv è nato nel 1931. Come segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (1985-1991) e con la sua politica di trasparenza (glasnost’) e di riforma (perestrojka) ha avuto un ruolo fondamentale nell’unificazione della Germania e nella fine della guerra fredda. Durante il suo periodo come presidente dell’URSS, guidò le riforme che culminarono con lo scioglimento dell’Unione Sovietica. Sia nella sua terra natale che in particolare al di fuori della Russia i risultati di Gorbačëv sono ancora molto apprezzati. Ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1990.