Due musicisti, una zattera e un canale che collega Mantova al Delta del Po. È così che ha inizio lo straordinario viaggio di Vasco Brondi e Massimo Zamboni “dalla pianura al mare, tagliando per i campi”: per una settimana Massimo, Vasco e Piergiorgio, il fotografo che li accompagna, navigano a una velocità massima di dieci chilometri l’ora le acque magiche e surreali del Tartaro Canalbianco, uno dei tanti canali che attraversano la pianura padana nella zona del Polesine. Gli argini del canale sono molto alti, la pianura è solo una proiezione, mentre le giornate scorrono tra pescatori, aironi, immigrati rumeni e cinesi, pesci siluro, chiuse, tralicci e soste in paesi minuscoli.
In mezzo a questa “Amazzonia immaginaria” il paesaggio apre ai ricordi infinite via di fuga e l’eco di coloro che della pianura hanno saputo narrare la malinconica bellezza – Zavattini, Celati, Ghirri – si intreccia a un nuovo, universale, canto interiore. Due storie, anzi tre, e un viaggio a pochi chilometri da casa che si rivela la forma più pura di esplorazione, scoperta, incanto.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
144 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Vasco Brondi
Vasco Brondi è nato nel 1984 e vive tra Ferrara, Milano e tutti gli altri posti che gli capitano. Ha scritto libri con il suo nome e dischi con lo pseudonimo Le luci della centrale elettrica.
Massimo Zamboni
Massimo Zamboni è nato a Reggio nell’Emilia nel 1957. È musicista, cantautore e scrittore. È stato chitarrista e compositore del gruppo punk rock italiano Cccp e dei Csi. Ha pubblicato: Il mio primo dopoguerra. Cronache sulle macerie: Berlino Ovest, Beirut, Mostar (2005); Emilia parabolica. Qua una volta era tutto mare (2002); In Mongolia in retromarcia (2009); Prove tecniche di resurrezione (2011); L’eco di uno sparo (2015).