“La mia musica racconta una magnifica storia, in cui i sentimenti parlano attraverso le note.” Ramin Bahrami racconta la parabola esistenziale e artistica di Fryderyk Chopin, “il poeta del pianoforte”. Dai primi anni di vita in Polonia, cresciuto in una famiglia profondamente religiosa e molto unita, ai primi contatti con gli insegnanti di pianoforte che ne intuiscono il genio, all’“esilio” tedesco seguito alla rivolta, repressa nel sangue, contro la Russia zarista, fino al trasferimento a Parigi e alla travagliata relazione sentimentale con la scrittrice George Sand. Bahrami, con la sensibilità musicale del pianista e la grazia del narratore, mostra come l’amore di Chopin per la patria lontana abbia suggerito le sue più ispirate Mazurke e Polacche o come i Notturni e i Valzer restituiscano il clima salottiero della Parigi che lo accolse e ne decretò la definitiva fama internazionale. Riflettendo sul metodo di insegnamento di Chopin, Bahrami raccoglie i ritratti dei maggiori interpreti della musica del compositore polacco. Una biografia d’artista nel segno dell’arte e della bellezza che, se non possono salvare il mondo, possono almeno renderlo un luogo più dolce in cui vivere.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
Sull'autore
Ramin Bahrami
Ramin Bahrami è nato a Teheran nel 1976. Ha lasciato l’Iran con parte della famiglia dopo la rivoluzione e ha studiato in Italia, dove si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Milano con Piero Rattalino. Vive a Stoccarda con la moglie e la figlia. Perfezionatosi con maestri del calibro di Alexis Weissenberg, Andràs Schiff, Rosalyn Tureck, nutre una passione profonda e totale per Johann Sebastian Bach, di cui è oggi uno dei più grandi interpreti. Ha un repertorio di incisioni bachiane con Decca Universal che hanno scalato le classifiche discografiche, ha debuttato al Teatro alla Scala nel 2012 e si esibisce nei teatri e nelle sale da concerto più prestigiosi del mondo.
Ha pubblicato Come Bach mi ha salvato la vita (2012), Il suono dell’Occidente (2014) e Nonno Bach (2015).