In Libano, in un villaggio dove le rocce hanno un nome, Kfaryabda, il narratore scopre il manoscritto di una Cronaca montanara, opera del monaco Elias, vissuto in quello stesso luogo alla fine del XIX secolo. Vi si racconta la storia mitica di un giovane, Tanios, della madre Lamia e dello sceicco Francis. Sullo sfondo, un popolo di signori e servi, di banditi e amanti. Ambientato al tramonto di un’epoca favolosa, in cui tradizione e modernità iniziano a scontrarsi dando vita a miti e leggende, questo romanzo riesce a essere sia il racconto di un’epopea civile sia quello di una tenera storia d’amore.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Amin Maalouf
AAmin Maalouf è nato in Libano nel 1949 da una famiglia di letterati e giornalisti. Dopo gli
studi universitari in Economia e Sociologia, si è trasferito a Parigi nel 1976. Il suo primo libro, Le crociate viste dagli arabi (1993), è ormai un classico tradotto in moltissime lingue. Ha pubblicato inoltre Col fucile del console d’Inghilterra (1994),
Gli scali del Levante (1997), Il periplo di Baldassarre (2000), Il primo secolo dopo Beatrice (2001), Origini (2004, nuova edizione per La nave di Teseo 2016), I disorientati (2013) e i saggi L’identità (1999), Un mondo senza regole (2009) e Una poltrona sulla Senna (2016). Nel 1999 gli è stato conferito il Premio Nonino, nel 2004 il Prix Méditerranée e nel 2010 il Premio Principe delle Asturie. Dal 2011 fa parte dell’Académie française.