Con la cultura non si mangia?

Con la cultura non si mangia?

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“Con la cultura non si mangia” scolpiva lapidaria una frase attribuita a un noto ministro di qualche anno fa. Eppure, in un paese come l’Italia che dell’intreccio tra arte, storia, creatività, paesaggio ha fatto da secoli il tratto più forte della propria identità, la cultura può e deve essere non solo una leva di crescita civile, ma il motore di uno sviluppo economico sostenibile, la chiave per iniziare a costruire il mondo che verrà, dopo la pandemia e la guerra in Ucraina. Questo libro è insieme manifesto di idee e diario di viaggio, racconto dal vivo di una stagione vissuta nel cuore del ministero che presidia la bellezza: da Pompei al Colosseo, dai musei al teatro, dalla musica al cinema, dalle grandi capitali dell’arte al più piccolo dei borghi.

“La cultura non è solo il racconto di quello che siamo stati e che siamo, è il centro di una strategia per rilanciare lo sviluppo, per costruire un paese più inclusivo e accogliente, più forte nello scenario europeo e internazionale. Un paese aperto al futuro.”

Dettagli libro

Sull'autore

Dario Franceschini

Dario Franceschini ha pubblicato nel 2006 il suo primo romanzo Nelle vene quell’acqua d’argento, con il quale ha vinto in Francia il Premier Roman di Chambéry e, in Italia, il premio Opera Prima Città di Penne e il premio Bacchelli. Ha in seguito pubblicato La follia improvvisa di Ignazio Rando, da cui è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale, Daccapo, Mestieri immateriali di Sebastiano Delgado e Disadorna. I suoi romanzi sono tradotti in Francia per Gallimard. Dal 2021 è ministro della cultura del governo Draghi, dopo aver ricoperto lo stesso incarico per sei anni nei governi Renzi, Gentiloni e Conte 2.

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