Elogio dell'imperfezione

Elogio dell'imperfezione

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L’autobiografia di una delle più importanti e preziose personalità scientifiche del secolo scorso. Una vita che si muove tra le minacce della storia – le due guerre mondiali e le leggi razziali – i limiti culturali di una società che discrimina ancora fortemente la donna e un modo di concepire la scienza come ricerca continua, processo evolutivo di idee e approcci, scoperta. Al centro di questa ricognizione autobiografica emerge l’imperfezione come virtù e condizione da sempre necessaria per correggere se stessi, indagare sui propri errori, percorrere nuove strade e trovare nuove soluzioni «L’imperfezione», dice Levi-Montalcini, «ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell’uomo.» L’imperfezione è dunque una componente fondamentale dell’evoluzione. Dagli anfibi all’Homo Sapiens, il cervello dei vertebrati si è sempre prestato a un miglioramento, a un cambiamento, mentre negli invertebrati è nato così perfetto da non entrare nel gioco delle mutazioni, tanto è vero che i trilobiti vissuti centinaia di milioni di anni fa non sono essenzialmente diversi dagli insetti, dagli artropodi di oggi. Ecco perché l’imperfezione «merita un elogio».

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Sull'autore

Rita Levi-Montalcini

Rita Levi-Montalcini (1909-2012), scienziata e neurologa, dopo la laurea in medicina si dedica immediatamente allo studio del sistema nervoso, che però le viene precluso con la promulgazione delle leggi razziali del 1938. Nel 1952 le sue ricerche la portano a identificare il fattore di crescita delle cellule nervose (noto con l’acronimo NGF), scoperta che le frutterà il premio Nobel nel 1986. Ha ricoperto prestigiose cariche accademiche e istituzionali, fra cui la presidenza dell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (EBRI), da lei voluto per i giovani ricercatori, ed è stata senatrice a vita. La Fondazione omonima da lei creata nel 1992 insieme alla sorella Paola è attiva nell’aiuto per l’alfabetizzazione e l’istruzione delle giovani donne dei Paesi dell’Africa. Oltre a Senz’olio contro vento, Baldini+Castoldi ripubblica Elogio dell’imperfezione, la sua autobiografia.

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