Elogio della Prima repubblica

Elogio della Prima repubblica

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La Prima repubblica è stata vittima a lungo di un diffuso giudizio negativo che deriva da un’errata lettura dei suoi limiti temporali. Grazie all’azione della sua classe politica un paese distrutto, diviso politicamente e culturalmente, povero, e caratterizzato da profonde diseguaglianze, conobbe in pochi anni nel dopoguerra, un forte sviluppo dell’economia e del reddito pro capite, una maggiore giustizia sociale, e un ampio riconoscimento di nuovi diritti civili, compiendo un deciso passo avanti verso una società e un sistema politico più aperti e democratici. Ricostruire criticamente gli eventi della Prima repubblica in una corretta cornice temporale che ne ponga il termine non tra il 1992 e il 1994 a causa dell’azione della magistratura, ma alla fine degli anni Settanta con il venir meno del disegno perseguito da Moro e Berlinguer di superare la democrazia bloccata e di aprire a possibili alternanze di governo, è esercizio che può dare utili indicazioni anche per superare la crisi di legittimità che affligge il nostro sistema politico. In tempi di populismo una riflessione sulla Prima repubblica può rivelarsi un potente antidoto a pericolose pulsioni anti-sistema e al rifiuto della competenza. Tendenze che possono sfociare in una seria minaccia alla democrazia che è solida quando i cittadini sono animati da un senso di efficacia della propria azione e di fiducia nel ruolo delle élites, partecipando attivamente alla loro selezione. Obiettivo di questo libro è così non solo quello di una corretta valutazione della Prima repubblica, sfatando i numerosi luoghi comuni che hanno portato a errati giudizi, ma anche quello di indicare la via per operare responsabilmente nel presente.

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Sull'autore

Stefano Passigli

Stefano Passigli è stato a lungo Ordinario di Scienza della Politica nell’Università di Firenze, ha in precedenza insegnato nelle Università di Padova, Bologna, Harvard e del Michigan. È stato membro del Comitato Esecutivo della International Association of Political Science e dell’European Consortium for Political Research. È autore di numerosi libri e articoli in materia di leggi elettorali, riforme istituzionali, comportamento politico, e ruolo delle élites. Parlamentare per quattro legislature, è stato membro della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, di cui ha fatto parte del Consiglio di Presidenza. Ha fatto parte di numerose commissioni bicamerali tra cui la Commissione Bicamerale per le Riforme Costituzionali. È stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e allo Sviluppo Economico nei governi D’Alema II e Amato II, facendo parte di importanti comitati interministeriali. Ha, inoltre, collaborato con “Il Corriere della Sera” e “La Stampa”. Ha presieduto e tuttora dirige numerose imprese editoriali e culturali.

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