La società signorile di massa

La società signorile di massa

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Come può una società signorile essere anche di massa? Con questa paradossale definizione, Luca Ricolfi introduce una nuova, forse definitiva, categoria interpretativa, che scardina le idee corre ti sulla società in cui viviamo. Oggi, per la prima volta nella storia d’Italia, ricorrono insieme tre condizioni: il numero di cittadini che non lavorano ha superato ampiamente il numero di cittadini che lavorano; l’accesso ai consumi opulenti ha raggiunto una larga parte della popolazione; l’economia è entrata in stagnazione e la produttività è ferma da vent’anni. Questi tre fatti, forse sorprendenti ma documentabili dati alla mano, hanno aperto la strada all’affermazione di un tipo nuovo di organizzazione sociale, che si regge su tre pilastri: la ricchezza accumulata dai padri, la distruzione di scuola e università, un’infrastruttura di stampo para-schiavistico. Luca Ricolfi compone un ritratto di straordinaria intelligenza, senza alcun giudizio morale, per nulla ideologico ma chiaro e spietato. Un libro rivoluzionario, che pone alcune domande essenziali: l’Italia è un caso unico o anticipa quanto accadrà su larga scala in Occidente? E, soprattutto, qual è il futuro di una società in cui molti consumano e pochi producono?

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Sull'autore

Luca Ricolfi

Luca Ricolfi (Torino, 1950), sociologo e docente di Analisi dei dati, ha fondato la rivista di analisi elettorale “Polena” e l’Osservatorio del Nord Ovest. Attualmente è presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume. Fra i suoi libri: Perché siamo antipatici? (2005), Illusioni italiche (2010), Il sacco del Nord (2012), L’enigma della crescita (2014, 2020), Sinistra e popolo (2017), La mutazione (2022), La rivoluzione del merito (2023). Presso La nave di Teseo ha pubblicato La società signorile di massa (2019), vincitore del premio Biella letteratura e industria – Giuria dei lettori e del premio Città di Como – Sezione Saggistica, La notte delle ninfee (2021) e, con Paola Mastrocola, Il danno scolastico (2021) e Manifesto del libero pensiero (2022).