Un viaggio sulle tracce di un fantomatico ladro di foglie, inseguendo un improbabile lestofante che immagina di poter rubare la magia che si nasconde nelle nervature di una giornata qualunque. Ma chi può sottrarre impunemente alla terra e agli uomini figure e pensieri, colori e parole, forme e silenzi? Chi è il ladro di foglie? Il colpevole appartiene alla consorteria primordiale dei Quattro Elementi – Fuoco, Aria, Acqua e Terra – e il suo nome è Vento. Quel vento che soffia, spinge, sibila e batte; che gonfia i propri muscoli e cazzotta il mondo; che lustra il sole e sposta la notte; che impasta le nuvole, le stira, le annoda e le scaglia lontano – oppure le dissolve. Quel vento che dimentica i propri nomi, che curva il fumo dei camini, che solleva sabbia e spruzzi d’acqua, che ci trasforma in guardiani della cenere e in cacciatori di nebbia e che, forse, ci vuole complici dei propri misfatti. Complici, partecipi e conniventi, sostiene l’autore nelle quindici storie di questo libro, dove sfilano protagonisti imprevedibili e nostalgici, paesaggi poetici e fantasmagorici, vicende romantiche e ribelli.
Dettagli libro
-
Editore
-
Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
-
Argomento
-
Collana
Sull'autore
Davide Van De Sfroos
Cantautore e scrittore, Davide Van De Sfroos è una delle voci più originali della scena musical-letteraria italiana. Il suo pseudonimo è un gioco di parole: il suono restituisce in dialetto laghèe l’espressione “vanno di frodo”. Ha vinto due Premi Tenco e si è classificato quarto a Sanremo 2011. Il 9 giugno 2017 ha entusiasmato oltre 20.000 spettatori in un concerto-evento allo stadio di San Siro a Milano. Tra gli album si ricordano: Brèva e Tivàn, E sémm partíi e Yanez; tra i libri: Le parole sognate dai pesci e Il mio nome è Herbert Fanucci.