Benedetto Croce e Giovanni Gentile sono tra i protagonisti della riscoperta di Leonardo in Italia agli inizi del Novecento, e il loro contributo è decisivo per la definizione di una autentica critica del pensiero leonardesco. I due testi qui raccolti per la prima volta in volume, apparsi nel 1910 e nel 1919, affrontano la questione se Leonardo possa essere considerato propriamente un filosofo e se, nell’amalgama “caotico” della sua creazione, siano ravvisabili tracce d’una qualche forma di filosofia. Croce e Gentile, ciascuno fedele alle proprie categorie di pensiero, restituiscono l’immagine di un infaticabile indagatore della natura attraverso la multiformità della sua opera, ricostruita in un dedalo di frammenti, di abbozzi e di studi preparatori. Filosofo, inventore, artista sublime, naturalista: se Leonardo sfugge a una definizione univoca e ordinaria, il merito di Croce e Gentile è quello di saperne cogliere e testimoniare, parafrasando Eugenio Garin, la dimensione storica, la misura umana, al di fuori di ogni mito.
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Sì -
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Italiano -
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Sull'autore
Benedettto Croce
Benedetto Croce (1866-1952), filosofo e critico, è stato una tra le voci più autorevoli del pensiero liberale europeo. Avviato agli studi filosofici da Antonio Labriola, nella maturità si avvicinò all’idealismo hegeliano e portò avanti le sue idee nella rivista “La Critica” da lui fondata nel 1903. Si oppose al regime mussoliniano ed entrò per questo in contrasto con l’amico e collega Giovanni Gentile. Autore di una vasta produzione saggistica, tra le sue opere di critica e storia letterarie ricordiamo La letteratura della nuova Italia, La poesia di Dante e Poesia e non poesia; tra le sue opere filosofiche, fondamentale è la Filosofia dello spirito, in tre volumi.
Giovanni Gentile
Giovanni Gentile (1875-1944) è stato un filosofo, pedagogista e politico italiano. Fu insieme a Benedetto Croce un protagonista della cultura italiana nella prima metà del Novecento. Nel 1922 Mussolini, nominandolo ministro dell’istruzione, gli offrì l’occasione per realizzare la riforma della scuola cui lavorava dall’inizio del secolo. Tra i suoi scritti filosofici ricordiamo Teoria generale dello spirito come atto puro e La filosofia dell’arte; notevole anche il suo impegno nel campo della critica letteraria con opere come Frammenti di estetica e letteratura e Manzoni e Leopardi. Pier Davide Accendere (1983), storico della filosofia, è studioso della tradizione filosofico-teologica tardomedievale e rinascimentale. Attualmente collabora con la cattedra di Storia della filosofia medievale dell’Università degli Studi di Milano e con quella di Storia della filosofia moderna dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale (Vercelli). Nel 2020 ha curato il focus collettaneo Leonardo e la medicina, pubblicato in “Mefisto. Rivista di Medicina, Filosofia, Storia.