Quando l’astronauta Neil Armstrong ha lasciato la prima impronta dell’uomo sulla Luna, la sua voce è entrata in tutte le case: “Un piccolo passo per un uomo, un grande salto per l’umanità”. La scienza si racconta attraverso le intuizioni delle menti geniali che la illuminano, ma spesso lascia nell’ombra i “piccoli passi” necessari a raggiungere risultati importanti.
Alberto Mantovani è il ricercatore italiano più citato al mondo, ma è soprattutto uno scienziato che ama il suo lavoro. Leggendo questo decalogo per aspiranti scienziati, ci si imbatte in scoperte impreviste, incontri emozionanti, e pagina dopo pagina si scopre una guida preziosa per realizzare se stessi anche al di fuori del mondo della ricerca.
Le storie di questo libro parlano di passione e rispetto, creatività e apertura al mondo, invitano a non temere la fatica, ad ascoltare gli altri e a dare valore alle loro critiche. Un decalogo per affrontare le sfide nel lavoro e nella vita, con l’ambizione e il coraggio di cambiare in meglio il mondo in cui viviamo.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
160 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Alberto Mantovani
Alberto Mantovani è nato a Milano nel 1948 dove si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1973. Dopo la specializzazione in Oncologia, ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Ha guidato il Dipartimento di Immunologia e Biologia Cellulare dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano dal 1996 al 2005, ed è stato docente dell’Università degli Studi di Brescia (dal 1994 al 2001) e successivamente dell’Università degli Studi di Milano, fino al 2014. Da ottobre 2005 è Direttore Scientifico di Humanitas e, dal 2014, Professore Ordinario di Patologia Generale presso Humanitas University.
Per la sua attività di ricerca ha ricevuto diversi premi in Italia e all’estero, tra cui il Marie T. Bonazinga Award, il Premio EFIS-Schering Plough, il Premio Internazionale Galileo Galilei, il Milstein Award, il Premio Europeo di Oncologia dall’Organizzazione degli Istituti Europei del Cancro (OECI) e il Robert Koch Award 2016 per l’impatto trasversale sulla Medicina delle sue scoperte in ambito immunologico.
Da diversi anni è il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale.