Nel 1997 Alba Donati esce con un libro che fa voltare pagina alla poesia italiana: La repubblica contadina conquista critici e lettori, con il suo racconto in versi di radici sperdute sul bordo degli Appennini, attraverso l’uso di un verso che risente delle letture dei poeti russi e americani. Ma in essi si intravede anche un orizzonte quieto, pascoliano, un mondo di ombre e di misteri, dove è importante stabilire delle relazioni, come quelle tra nonna madre e figlia, o quelle con gli ultimi della storia e della società. Non in mio nome, uscito nel 2004 e Idillio con cagnolino, uscito nel 2013, sanno riaccendere questa incredibile scintilla, la scintilla del bene (familiare) e del Male (là fuori). In questo volume che raccoglie tutte le poesie pubblicate nelle precedenti raccolte e le ultime inedite, il cammino di Alba Donati è ben visibile nella sua assoluta originalità di stile ed emotività: il ritorno alla casa dell’infanzia, anzi al paese dell’infanzia, dove tutto è come è sempre stato, una madre e una figlia che si confrontano con il senso di appartenenza e quello di libertà, la vanità, l’autenticità, il radicamento geografico e sentimentale del fare poesia. Con una postfazione di Giorgio Ficara e bibliografia critica a cura di Giulia Ricca.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Alba Donati
Alba Donati vive tra Firenze e Lucignana. Ha pubblicato: La Repubblica contadina (1997, Premio Mondello Opera Prima e Premio Sibilla Aleramo), Non in mio nome (2004, Premio Diego Valeri, Premio Cassola), Idillio con cagnolino (2013, Premio Dessì, Premio Ceppo). Ha tradotto con Fausta Garavini le poesie di Michel Houellebecq Configurazioni dell’ultima riva (2015). Ha curato Poeti e scrittori contro la pena di morte (2001) e, insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi, Il Dizionario della libertà.
Ha fondato “Fenysia” la prima scuola dei linguaggi della cultura ed è presidente del Gabinetto Scientifico Letterario “G. P. Vieusseux”.