Puglia 1927. Nasce un bambino, frutto dell’amore tra Baldovino, figlio del barone Benci, e l'incantevole Nennella, figlia del mezzadro del suo podere. Un amore innocente e travolgente come possono esserlo quelli giovanili, ma contrastato dalla nobile famiglia. Nennella è così costretta a nascondere il figlio della relazione nel tronco di un ulivo secolare che nella notte è sradicato furtivamente e imbarcato alla volta dell’America. L’evento getterà la giovane madre nella disperazione, ma renderà immensamente felice Amerigo Daccorsi: un ricco coltivatore, figlio di emigranti italiani, che in California vuole ricreare un uliveto e con immensa sorpresa gli viene portato quel bimbo che adotta. Inizia così, quasi come in una favola, la storia di Uliviero, Nennella, Baldovino e Amerigo. Vite parallele che si aggrovigliano come i rami di un ulivo secolare in un romanzo corale dove ogni protagonista vive tra amori, passioni, adulteri e segreti mai svelati. Storia di Uliviero è ambientato tra le masserie della Puglia, la Venezia di Peggy Guggenheim, la Roma della «dolce vita» e di quella artistica di Irene Brin e di Palma Bucarelli. La Roma del Premio Strega, dei salotti letterari frequentati da Elsa Morante e Alberto Moravia e di Cinecittà. Infine, il romanzo ci porta nella New York degli anni ’50, epicentro dell’arte moderna e della fotografia con le indimenticabili figure del mondo della moda come Diana Vreeland e Carmel Snow, e a Los Angeles, capitale del cinema con le sue grandi produzioni hollywoodiane e le feste per le prime dei film con le star dell’epoca.
Dettagli libro
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Sì -
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Italiano -
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Sull'autore
Milagros Branca
Milagros Branca (Milano 1962) ha esordito nel 2010 con il romanzo Conseguenza d’Amore. Nel 2016 ha pubblicato il libro fotografico Accidental Poetry. È appassionata di cinema, arte moderna e fotografia. Dato che Storia di Uliviero esce in questo annus horribilis del Coronavirus, che non ha risparmiato il padre di suo figlio, l’autrice ha deciso di devolvere parte del ricavato a «Sempre con Voi», il fondo creato da Diego Della Valle da destinare ai famigliari del personale sanitario che ha perso la vita nella lotta alla Covid-19.