Nell’ottobre 1963 il settimanale del Partito comunista italiano “Rinascita” pubblicava un lungo articolo di Umberto Eco “sui problemi della cultura di opposizione”. Quel saggio – per la precoce notorietà del giovane intellettuale, l’introduzione di temi inediti, e la capacità di Eco di tenere insieme “alto” e “basso”, nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi – costituì una provocazione feconda per la cultura di sinistra, da cui nacque un dibattito destinato a ridiscutere lo stesso ruolo dell’intellettuale engagé, che coinvolse tra gli altri Rossana Rossanda, Edoardo Sanguineti, il filosofo Louis Althusser.
Questo libro ricostruisce una stagione irripetibile della politica e della cultura italiane, tra la nascita delle neoavanguardie e l’esplosione dei mezzi di comunicazione di massa, e presenta per la prima volta in volume cinque articoli e saggi dispersi di Eco, fondamentali per comprendere la sua formazione e il suo pensiero critico.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Sull'autore
Claudio Crapis
Claudio Crapis si è laureato in Lettere classiche con Umberto Eco a Bologna con una tesi sulla semiotica di Cicerone e Quintiliano.
Dirigente scolastico, ha pubblicato articoli in riviste specializzate e ha curato la voce “Antichità” per il Dizionario della pubblicità (1994).