Stefano Zurlo
Stefano Zurlo nasce a Milano nel 1963. Per l’«Europeo», nel 1992, firma l’inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, che aprirà il mondo di «Mani pulite» e la scoperta di Tangentopoli. Dal 1994 scrive per il «Giornale», firmando reportage dall’Italia e dall’estero e ricoprendo il ruolo di inviato speciale per gli eventi politici e la grande cronaca. Ospite di programmi televisivi di approfondimento politico, dal 2004 affianca all’attività di giornalista quella di autore e conduttore televisivo. Tra i suoi numerosi libri: Inchiesta sulla devozione popolare (vincitore del Premio Corrado Alvaro, 2003), L’uomo sbagliato. Il caso Barillà (2005) – da cui è stata tratta l’omonima fiction per Rai 1 – L’ardimento. Racconto della vita di don Carlo Gnocchi (con la prefazione del cardinale Martini, 2006), La legge siamo noi. La casta della giustizia italiana (2009), Prepotenti e impuniti (2011). Per Baldini+Castoldi ha pubblicato Quattro colpi per Togliatti (2019), Il libro nero della magistratura (2020), Il libro nero delle ingiuste detenzioni (2021) e Wanna Marchi. Ascesa e caduta di un mito (2022). È la voce narrante della docuserie di Netflix Wanna, del 2022.