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Chiara Ingrao racconta la lunga esperienza di vita della madre, Laura Lombardo Radice, pubblicandone le lettere, gli articoli, le interviste, gli appunti. A ogni capitolo antepone un proprio «prologo», fatto di ricordi e di riflessioni, e fitto di echi di altre voci: un dialogo postumo fra due generazioni di donne che hanno tentato un percorso di libertà, per se stesse e per gli altri. I toni e i temi sono molteplici, come le esperienze di Laura. Ci sono i drammi: la carcerazione del fratello, la morte di Giaime Pintor, l’occupazione nazista. C’è l’ironia, e la tenerezza: nelle poesie e nelle lettere a Pietro, o in buffe cronache di vita personale e familiare. C’è la passione umana, culturale e politica di un’insegnante che già negli anni ’50 anticipava le idee del ’68 e delle lotte di oggi, nel rapporto con gli studenti e con i contenuti del sapere. C’è, a più di settant’anni, l’esperienza del volontariato in carcere: non assistenza compassionevole, ma sfida politica radicale alla logica della repressione, dell’esclusione e della pena. è in questa radicalità, ma anche in un tessuto intenso di rapporti umani, l’identità comunista di Laura: dagli anni della cospirazione e della resistenza antifascista ai conflitti aspri degli anni ’50; dal rapporto con il movimento studentesco e il femminismo alle riflessioni sul terrorismo e sulla pena di morte. Temi e storie di ieri, ma non solo: le nostre radici, riflesse nel nostro futuro.

Questo bilancio di come ho vissuto da comunista e da donna… dovrebbe includere troppe cose – piccole e grandi – che sono, alla fine, soltanto una vita, un pezzo di vita. Vita che non vorrei raccontare come un esempio, ma neppure buttar via come un percorso sbagliato, alla luce di una coscienza femminile – e politica – oggi più matura e diversa.»

About the author

Chiara Ingrao

Chiara Ingrao (www.chiaraingrao.it), è stata sindacalista, interprete, parlamentare, dirigente dell’Associazione per la pace. Ha scritto saggi e romanzi, di cui uno per ragazzi/e, sulle avventure di una bimba afro-italiana. Nel 2016 ha ripubblicato con B&C “Soltanto una vita”, con testi di sua madre Laura Lombardo Radice e lettere inedite di Pietro Ingrao.

Laura Lombardo Radice

Laura Lombardo Radice, nata in una famiglia di pedagogisti innovativi alla vigilia della prima guerra mondiale, matura molto presto una coscienza antifascista, e negli anni ’40 ha un ruolo di primo piano nella Resistenza. Nel movimento di cospirazione incontra Pietro Ingrao, suo compagno di vita. Nel dopoguerra, Laura e Pietro si impegnano attivamente nella vita politica del PCI: lui ne diventa dirigente di primo piano, lei sceglie l’attività politica «di base». Insegnante appassionata, negli anni ’60 e ’70 Laura si impegna soprattutto sui temi della scuola e della cultura, e partecipa al movimento del ’68. Negli anni ’80, è insegnante volontaria nel carcere romano di Rebibbia. Negli ultimi anni, ha gravi problemi di salute; muore nel 2003, tre giorni dopo l’inizio della guerra in Iraq. Lascia cinque figli, nove nipoti e due pronipoti.

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