Torna in una nuova edizione un classico della critica letteraria italiana del Novecento ad opera di uno dei suoi più grandi interpreti. La storia del romanzo moderno – la morte del naturalismo, la crisi del personaggio-uomo, l’esaurirsi della narrazione come intreccio, le “epifanie” di Joyce e le “intermittenze del cuore” di Proust, la nascita di nuove consapevolezze e di nuovi linguaggi capaci di raccontarle – viene da Debenedetti analizzata, spiegata e riferita come una grande e appassionata narrazione. Tozzi, Moravia, Pirandello, Svevo, ma anche Kafka, Pasternak e la Woolf sono i protagonisti di questo straordinario racconto critico. “Il metodo critico di Debenedetti, che potremmo definire polistrumentale, includendo le scienze della mente e la fisica delle particelle, si accende talora come un fuoco d’artificio di riferimenti e comparazioni.” Mario Andreose
“Il romanzo del Novecento resta il più grande racconto di un’avventura concettuale che in Italia sia mai stato scritto: l’avventura di idee che sono diventate e hanno agito come personaggi e che, alla fine, ci hanno consegnato la coscienza di quello che siamo.” Massimo OnofriDettagli libro
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