Prima di diventare uno dei più grandi editori europei, Bernard de Fallois è stato un professore.
Una vocazione alla ricerca e all’insegnamento che non lo ha mai abbandonato, fino a farne uno dei più apprezzati studiosi al mondo dell’opera di Marcel Proust, di cui ha curato e pubblicato diversi inediti.
Questo volume raccoglie per la prima volta in italiano i più importanti saggi proustiani di de Fallois. A partire dalle Sette conferenze su Marcel Proust, rivolte sia ai nuovi lettori sia a chi a quelle pagine decide di ritornare, lezioni capaci di illuminare i temi dell’opera come un’appassionante indagine letteraria: come ha composto Proust il suo romanzo? cos’è un “personaggio proustiano”? che parte hanno nella sua opera il comico, l’amore, la riflessione metafisica e l’arte?
L’Introduzione alla Ricerca del tempo perduto, un esempio unico di sintesi e limpidezza, offre un compendio essenziale per leggere in modo consapevole il romanzo della vita di Proust, per ammirarne la novità e misurarne la grandezza. Un percorso arricchito da una raccolta di massime e riflessioni, scelte tra le pagine della Recherche, che ricollega il suo autore alla grande tradizione di Montaigne, Pascal e Balzac.
Marcel Proust paragonò il suo libro a una cattedrale, che richiede di fare un passo indietro per coglierne la bellezza, per apprezzarne ogni dettaglio, ogni figura, ogni personaggio.
Queste pagine confermano Bernard de Fallois come uno dei maestri più autorevoli con cui iniziare questo viaggio.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
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Collana
Sull'autore
Bernard de Fallois
Bernard de Fallois (1926-2018), professore di lettere classiche, ha scoperto e pubblicato, all’inizio degli anni cinquanta, Jean Santeuil e Contre Sainte-Beuve, due testi inediti ritrovati tra i manoscritti di Marcel Proust. A partire dai primi anni sessanta si dedica all’editoria. Crea i primi libri tascabili in Francia per Livre de Poche, in seguito diventa direttore generale di Hachette (1968-1975), poi amministratore delegato di Presses de la Cité (1975-1987), prima di fondare nel 1987 la casa editrice che porta il suo nome.
Amico personale, tra gli altri, di Georges Simenon e Marcel Pagnol, nel 2012 ha scoperto e lanciato lo scrittore svizzero Joël Dicker con il romanzo La verità sul caso Harry Quebert.